Questa poesia è stata scritta da Francesca D’Andrea, studentessa del Vico,  in occasione dello spettacolo scolastico IN-versi, messo in scena a inizio dicembre, a cura della professoressa Monica Brindicci e dell’esperto Salvatore Guadagnuolo Caccavale. “La fanciulla sotto la pioggia” è stata nominata vincitrice del concorso “Scienzabilmente” patrocinato dalla Regione Campania.

La fanciulla sotto la pioggia

Li senti?

Se ascolti bene si sentono dei passi, sono passi di donna.

Donna giovane, forte, fragile, ingenua ma sapiente.

Ascolta il suo sguardo dolce e silenzioso. Cammina triste, però, è felice.

Mendica ma non chiede denaro.

Ascoltala, proteggila, cercala, ma non avere paura perché lei è gentile.

Ha un mazzo di rose rosse che richiamano il colore del sangue caldo e acceso. Mendica un po’ d’amore, un amore che le è stato rubato.

Piange, ma le lacrime si mimetizzano fra le gocce di pioggia che cadono sul suo volto.

Cammina senza ombrello. Trema ma non ha freddo.

Dalla sua voce rotta si sentono solo parole d’amore e dalla sua veste scendono petali di fiori. Desidera solo un bacio che per anni le è stato negato. Lei è piena di colpe, e solo con l’amore potrà ripagare il suo riscatto.

Sventola una bandiera poiché lei è vittima d’amore, vittima dell’illusione.

Perciò abbiate rispetto della fanciulla che cammina sotto la pioggia, che chiede baci in cambio di rose, che chiede amore in cambio di luce, sulle strade di Parigi durante le notti di luna piena in tempesta.

Website | + posts

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.