Page 20 - Le_voci_del_vico
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L’Italia e la Polonia sono state poi definite dal
premier polacco “non solo partner, ma anche
amici", senza che Roma facesse nulla per smentire
ciò . Il governo italiano, così facendo, si dichiara di
fatto complice delle atrocità commesse al confine,
limitandosi a criticare timidamente il lancio di
lacrimogeni e l’utilizzo di idranti con acqua gelata
per respingere l’umanità morente in cerca di
salvezza.L’Italia resta immobile, l’Europa tuona
contro un nemico che non è altro che il sistema
che essa stessa ha contribuito a creare, i soldati
restano inermi e gli esseri umani restano nella
foresta. Ma quanti umani ancora dovranno
morire affinché si capisca che i confini sono solo
una macchina di morte? Quante vite dovranno
ancora essere spezzate prima che diventi scontato
salvare un bambino seminudo steso sulla neve o
una bambina persa tra le onde di un mare nero
come la morte?
Per ogni uomo morto su un confine in cerca di
salvezza, l’ideale sul quale la società civile è
costruita muore. Le idee muoiono, la civiltà muore,
e noi continuiamo a restare indifferenti.