Page 85 - Le_voci_del_vico
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La


                                                                                                locandina


                                                                                                del film






              Il film è una narrazione del dolore, di un trauma: quello di


              essere “sopravvissuto” (in effetti, il regista si era sottratto al


              viaggio in montagna per potersi recare allo stadio a


              vedere il Napoli di Maradona), con il senso di colpa che


              questo può comportare. E, infatti, come dice lo zio, dando


              il titolo al film e in un certo senso spiegandolo: «È stato un


              miracolo, è stata la mano di Dio». Maradona ti ha


              trattenuto e ti ha salvato, con un secondo ‘miracolo’, non il


              goal di mano ai mondiali contro l’Inghilterra, ma


              l’attrazione per una ‘divinità’ del calcio capace di


              trattenere a Napoli un ragazzino e di salvarlo da una


              morte atroce. È assurdo, ovviamente, invocare il miracolo,


              è grottesco, ma è un modo per addolcire la realtà, e


              soprattutto per disintegrare questo insopportabile senso di


              colpa: se è un ‘miracolo’, che ‘colpa’ ne ho?
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